PIACERE, FRANCESCA
Hai presente quel mal di stomaco che ti assale la domenica sera? Quel vivere il weekend a metà, perché la mente è già alle attività del lunedì mattina?
Per anni ho creduto che fosse tutto normale.
Che la mia vita si sarebbe giocata tutta lì: dentro un ufficio, tra mille riunioni e una pausa pranzo incastrata al volo.
A 20 anni mi vedevo a Londra, con il tacco 12 e l’agenda piena. Mi sembrava un sogno, allora..
Correvo tutto il giorno… ma per andare dove?
"ora mi sacrifico un po' cosi magari DOPO mi godo la vita." Me lo ripetevo come un mantra per convincermi che ci fosse un senso dietro quei pranzi alla scrivania e quelle occhiaie scure.
Beh, a volte poi è la vita a ricordarti cosa conta davvero. Pochi mesi dopo perdo mio padre all’improvviso, e con lui l’illusione di quel “dopo” per il quale tanto mi stavo sacrificando.
È lì che ho deciso:
Non volevo più sacrificare il mio presente in nome di una carriera che non mi somigliava.
Così è nato il mio lavoro come Online Coach.
E oggi aiuto altre donne come me — ambiziose, ma stufe di vivere in funzione del weekend — a costruire un lavoro che non sia una gabbia d'oro, ma una finestra sul mondo.
Se anche tu senti che “deve esserci un altro modo”,
sappi che non sei sola.
Io ci sono passata. E ho trasformato quella sensazione in una nuova realtà.
Curiosa di sapere come? Continua a leggere...
QUESTA ERO IO
Fino al 2018.
Studiavo e nel frattempo...
Mi avvicendavo tra lavori più e meno stabili: barista, manicurista, aiuto compiti e persino le vendite a catalogo e chi più ne ha più ne metta, mentre iniziavo a gettare le basi della mia carriera dei sogni: la traduttrice.
La parola d'ordine? NO. No agli aperitivi in spiaggia, no alle uscite nel weekend. Tutto pur di riuscire a realizzarmi professionalmente e lavorare per quel famoso "futuro".
FINALMENTE MI LAUREO
A metà del 2019 e sembrava un traguardo...
E invece presto avrei scoperto che era solo l'inizio del viaggio. In un mondo del lavoro sempre più competitvo, le mie competenze non sembravano mai abbastanza. Tutto ciò che mi veniva offerto erano stage sottopagati nei quali di fatto non avrei appreso nulla. Espatriare sembrava ancora l'unica via per farcela.
Ma senza risparmi non si va da nessuna parte, quindi mentre il mio lavoro di traduttrice mi fruttava poche centinaia di euro, in attesa di fare il grande salto, trovo un lavoro come apprendista nell'altro settore che da sempre mi affascinava: il marketing.
Amo il mio lavoro - come tutti i precedenti- ma ben presto la routine inizia a starmi stretta...
BOOM. IL MONDO SI FERMA
Siamo in lockdown
Si lavora da casa
In quel periodo scopro una sensazione del tutto nuova per me: assecondare i miei ritmi pur restando produttiva.
Né il settore del marketing né quello linguistico accusano una battuta d'arresto.
Di fatto continuo a lavorare, ma stavolta da casa. Scopro una routine del tutto nuova in cui per la prima volta in anni e anni sono padrona del mio presente: le colazioni in balcone, il ritorno alle mie passioni tra dolci infornati e make up realizzati, torno a leggere (gli anni universitari mi avevano tolto completamente il piacere di leggere per intrattenimento), finalmente mi rendo conto della magia che c'è nei piccoli gesti quotidiani.
Ben presto mi rendo conto che al mio ritmo sono molto più produttiva: ciò che facevo in 6h di lavoro in ufficio ora riesco a farlo in 3. Stavo cambiando, è vero, ma ancora sentivo il richiamo del futuro.
EMERGENZA RIENTRATA
Si ritorna alla routine?
Le ore di coda nel traffico, l'ansia per le to-do list infinite, i pranzi alla scrivania e decine di impegni da incastrare.
Tutto era tornato alla "normalità". Ma è durata poco.
Poche settimane dopo ricevo la telefonata che nessun figlio vorrebbe mai ricevere "tuo padre ha avuto un incidente, non ce l'ha fatta" .
Da quel momento il mio mondo è cambiato per sempre.
La parola futuro ha perso completamente significato.
È stato come un promemoria dalla vita: "ok il futuro, ma non dimenticarti del presente".
Ok, messaggio potente, ma avere 2 lavori e vivere il presente non sono esattamente compatibili. Dovevo metterci un punto, ma senza un sostegmo economico non potevo fare scelte azzardate.
Dentro di me però qualcosa si era rotto e quella routine non mi apparteneva più, da quel momento avevo un obiettivo ben chiaro: realizzarmi come professionista e allo stesso tempo riappropriarmi del mio presente.
Così decido di fare un ultimo tentativo di "sacrificio": mi do 6 mesi di tempo per fare un esperimento: formarmi ancora e applicare alla mia nascente attività da traduttrice le strategie che utilizzavo per i clienti che seguivo come addetta al marketing: il mio portfolio clienti inizia a crescere, l'attività sembra decollare.
LA RUOTA INIZIA A GIRARE
Il lavoro inizia ad aumentare.
Molti nuovi clienti iniziano a richiedere i miei servizi di traduzione e soprattutto riesco a chiudere accordi con clienti importanti. Ma in tutto ciò mantengo ancora il lavoro d'ufficio per paura che sia solo una ventata passeggera.
Questo repentino cambio di rotta nella mia attività incuriosisce una mia amica e collega, mi chiede come io abbia fatto. Inizio a condividere con lei i miei consigli.
N
Ben presto anche lei inizia a notare un incremento della mole di lavoro e sempre più visibilità online. Capisco che non è un caso e che quello che avevo tra le mani era un vero e proprio metodo.
Una nuova ondata di virus si abbatte sull'Italia. Sono positiva anche io, ma non sto troppo male.
ORA È ANCORA PIÙ CHIARO
È così che voglio vivere.
Senza puntare la sveglia, dormendo quando ne ho bisogno, mangiando dei pasti veri intorno a una tavola.
Sono ancora a ambiziosa ma non sono più disposta a vivere in nome del lavoro, mi è sempre più chiaro, ma ancora non mi sento tranquilla a diventare una libera professionista full-time.
In una videochiamata con la mia amica-collega viene fuori che ha condiviso alcuni dei miei consigli con altri colleghi che letteralmente dicevano "non smetterò mai di ringraziarla". Così un po' per gioco mi dico che potrei divulgare quei consigli su una pagina online.
Senza pensarci troppo, dopo qualche giorno di quarantena, creo il mio primo post.
Sin dal primo momento ricevo un sacco di interazioni di studenti entusiasti che non vedevano l'ora di saperne di più. Per me era un divertente passatempo.
E SE NON FOSSE SOLO UN GIOCO?
Il lavoro in ufficio inizia a "risucchiarmi"
L'azienda in cui lavoravo stava affrontando grandi cambiamenti, portandomi a mettere in discussione tutte le mie scelte professionali. Contemporaneamente sempre più persone si rivolgono a me per chiedermi consigli attraverso la mia pagina instagram. Iniziano a chiedermi persino delle consulenze personalizzate, così decido di strutturare un vero e proprio programma di formazione e iniziare a venderlo, senza un reale piano a lungo termine, un "lavoretto secondario".
Le richieste sono costanti per mesi, capisco che c'è del reale potenziale così investo in ulteriore fornazione in digital marketing per rendere questo lavoretto una reale attività imprenditoriale e poter lasciare il lavoro d'ufficio.
È IL MOMENTO DI FARE IL PASSO SUCCESSIVO
O la va o la spacca.
Le richieste sono costanti, i clienti sono soddisfatti, il lavoro da coach per traduttori mi gratifica. Non mi sento ancora pronta per andare all-in nella mia attività da libera professionista ma allo stesso tempo capisco che probabilmente non lo sarei mai stata. Decido di provarci comunque e mi ritrovo a festeggiare lo stesso giorno i miei 25 anni e il mio licenziamento
Un mese dopo mi facio un tatuaggio per celebrare quel "salto nel vuoto".
ERA SOLO L'INIZIO
Ancora una volta.
Ero riuscita a sostituire totalmente il mio stipendio da addetta al marketing (e a triplicarlo) ma volevo di più. Non mi ero assunta il 100% della responsabilità solo per finire nel solito loop, al al punto di partenza: piena di lavoro e con 0 tempo per me.
Mi serviva una soluzione per poter seguire più clienti senza sacrificare ulteriormente il mio tempo. Quella soluzione esisteva già: i videocorsi.
Investo i miei risparmi in un ulteriore corso per imparare a creare videocorsi di qualità. 6 mesi dopo avevo creato il mio.
CE L'AVEVO FATTA
Mi ero ripresa il mio tempo.
Avevo messo su un sistema ben strutturato e semi- automatizzato che mi ha permesso di raggiungere obiettivi ben più ambiziosi di quelli che avevo immaginato quando ho iniziato con 0 risparmi da parte e 0 esperienza.
Ero "in cima", potevo godermi il panorama, no?
Purtroppo come spesso accade, l'erba del vicino sembra sempre più verde e inizio a guardare i miei competitor che trasformano i loro videocorsi in vere e proprie aziende digitali con collaboratori, fatturati da capogiro e inizio a chiedermi "come si fa?"
L'HO FATTO DI NUOVO
volevo fare il passo successivo.
Avevo creato per me ciò che avevo sempre sognato eppure mi è bastato vedere qualcuno che faceva di più per dire "lo voglio anche io".
Così inizio a studiare i competitor e capisco che c'è qualcosa che sto facendo diversamente, dovevo solo capire cosa. Investo in diversi percorsi di formazione per ritrovarmi con un' amara verità: si stavano semplicemente ammazzando di lavoro, fingendo di vivere "senza capi" quando in realtà erano i peggiori capi per se stessi, costringendosi a lavorare l'80% del loro tempo.
Non era per quello che avevo iniziato, ma avevo comunque investito tempo e soldi quindi decido di attenermi al metodo. Mi sento sempre più "scarica". Il lavoro che tanto amavo inizia a sembrarmi un macigno. Il mio corpo mi manda chiari segnali: la mia endometriosi latente entra in una fase acuta costringendomi a fare i conti con un corpo che si gonfia come un pallone e un malessere mai provato prima.
HO SCRITTO LE MIE REGOLE
e il gioco è diventato più divertente
Lo "stop forzato" imposto dalla mia patologia mi ha fatta tornare sui miei passi, costringenomi a riflettere sul vero motivo per cui mi ero messa sul cammino: lavorare a modo mio, con libertà. Non costruirmi una gabbia d'oro.
Così, giorno dopo giorno, per mesi, ho lavorato per trovare il mio equilibrio, cercando il giusto compromesso tra un fatturato soddisfacente e una mole di lavoro compatibile con i miei sintomi, e ci sono riuscita.
Oggi vivo una vita in cui il mio lavoro supporta la mia vita, fatta di routine lente, alimentazione sana e tempo di qualità per le persone che amo e le passioni che mi guidano.
È STATO COME SCOPRIRE L'AMERICA
in un mondo che corre troppo veloce.
Ben presto mi sono resa conto di quanto questa vita "lenta" che ormai davo per scontata, fosse in realtà il più grande lusso esistente e di quante donne intorno a me vivessero nell'eterna ricerca di questo privilegio ma si ritrovavano sempre lì, al punto di partenza: lavoro, lavoro e ancora lavoro, solo per portare a casa il minimo indispensabile.
Ritrovandosi giovanissime, non ancora quarantenni e già piene di rimpianti per tutto ciò che non hanno avuto il tempo di fare. Ho capito che questa è la mia missione: mostrare ad altre donne come costruirsi una carriera "a misura di vita", in cui il tempo per la famiglia, per viaggiare e vivere il presente non è una parentesi di due settimane l'anno ma una routine coltivata giorno dopo giorno.
Come posso farlo? Attraverso un percorso di formazione completa che ti accompagnerà da 0 a online coach, anche se non hai mai "messo piede" sui social, attraverso un metodo anti-burnout perfetto per chi ha già un lavoro che deve mantenere.

Side Hustle To Empire
CONTATTI
hello@francescasellitto.com